Sekiro Orco Incatenato

Nei pressi del muro esterno, origlio alcune guardie parlare di un inquietante prigioniero: un orco incatenato, una bestia colossale dagli occhi rossi che l’esercito Ashina sfrutta per uno scopo oscuro e ancora a me sconosciuto. L’orco si rivela un avversario implacabile, capace di colpi devastanti e prese letali. Dopo un’estenuante battaglia fatta di salti, schivate e attacchi ben calibrati, riesco a sconfiggerlo.

La vittoria mi ricompensa con preziosi grani di rosario e una nuova abilità shinobi latente, fondamentale per proseguire nel mio cammino. Esplorando le rovine della zona, trovo il monocolo dei corvini, una sorta di binocolo ricavato da una canna di bambù utilizzato dalle sentinelle del clan Ashina. La mia agilità mi permette di raggiungere una zona in rovina dove ci sono alcuni gechi velenosi ma anche qualche confetto di Gachiin, utile per muovermi silenziosamente senza farmi sentire.

Oltre il muro c’è un cortile sorvegliato dal generale samurai Tenzen Yamauchi e i suoi scagnozzi. La sua forza e i suoi attacchi rapidi mettono alla prova la mia resistenza, ma la mia fidata Kusabimaru gli dona il riposo eterno.

Superato il cortile, varco il portone e mi addentro in un percorso sospeso tra burroni vertiginosi e il cielo, scoprendo una grotta infestata da un inquietante presenza: un Senza Testa.

Proseguendo verso un ponte crollato, trovo un altro idolo dello Scultore e di fronte a me si apre una valle ricoperta di neve fitta, che sembra nascondere nuovi misteri e pericoli.

Sulla via del ritorno faccio un giro dal mercante Anayama, che vende un interessante Kunai fantasma che non posso permettermi, e infine faccio visita alla tenda dell’adepto del nido dei corvi, membro della congrega memore, che si aggiudica i pochi Sen che possiedo.

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